E’ la bevanda più bevuta al mondo, ma in quanti dei suoi bevitori sanno distinguere con quale metodo è stato tostato il chicco del caffettuccio che stanno bevendo?
La differenza tra caffè industriale e caffè artigianale si concretizza in alcuni momenti fondamentali.
In entrambi i casi possono essere uguali alcuni momenti come la macinatura, la composizione delle miscele ed il confezionamento. Ma per esempio già la scelta delle materie prima potrebbe essere diversa.
Chi produce in maniera industriale produce generalmente per grandi qualità, e si sa, in grandi quantità è difficile rispettare sempre anche gli standard di qualità.
Per contro, chi produce in maniera artigianale, innanzitutto non è generalmente una grande torrefazione, quindi con tanto personale, e quindi in secondo luogo non può produrre grandi quantità a causa del più lungo processo di lavorazione del chicco.
Può permettersi per questo di mantenere fede sempre a degli standard qualitativi elevati. Hanno la possibilità di scegliere non solo tra arabica e robusta, ma il paese di provenienza come anche la zona di produzione esempio o il metodo di essiccazione.
Chi produce per grandi quantità invece, oltre ad attenzionare il tipo di chicco, arabica o robusta, mischia spesso paesi e luoghi di produzione in maniera casuale mantenendo inalterata nella miscela prodotta solo la percentuale dei due diversi caffè.
Differenza di cottura del chicco poi è fondamentale. Nella lavorazione industriale, è difficile che nel cilindro dove vengono tostati i chicchi, si riescano a cuocere in maniera omogenea sia fuori che dentro. Dentro restano in alcuni casi crudi. E intenderete subito che anche se è il miglio chicco del mondo, non potrà mai avere un sapore eccelso.
Nella produzione artigianale invece, quella a legna, la cottura è uniforme.
Uguale sia dentro che fuori. Ed è anche più facilmente controllabile prelevando dei campioni dalla cottura.
Altro punto di diversità fondamentale poi per il prodotto, è il metodo di raffreddamento del chicco. Nella produzione industriale, all’uscito dal forno, i chicchi vengono raffreddati con getti d’aria fredda e acqua. C’è poco da fare il chicco si inumidisce e non conserva le sue peculiarità.
Nella produzione artigianale di contro, va in una grande vasca che gira e lo mescola con delle spazzole rinfrescandola su di un fondo forato dal quale passa aria e disperde calore. Il chicco rimane così integro in tutta la sua qualità.
Alla fine della spiegazione aggiungiamo una nostra considerazione. Gli stessi chicchi tostati industrialmente e artigianalmente, con la tostatura a legna, avrebbero un sapore nettamente migliore.
Chi prova un caffè tostato a legna, secondo noi, non lo lascia più.
Amiamo dire sempre “tiene tutto un altro sapore, pare cioccolata”.
Speriamo vi abbia fatto piacere leggere quest’articolo su La differenza tra caffè industriale e caffè artigianale.
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