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La moka non si deve lavare. Non è vero

Per alcuni sarà un mito che crolla, ma è così. Quello che il mondo intero vocifera e si tramanda di generazione in generazione, non corrisponde al vero. Tutti lo dicevano.

La moka non si deve lavare. Ebbene amici cari, non è vero, non è affatto vero. E’ un po’ come se non puliste nemmeno le pentole che usate per cucinare. Cosa succederebbe? Non lo fareste mai vero? Le pulite sempre e con la massima accortezza nell’eliminare residui di cibo, di grassi e di qualsiasi altra impurità.

Ebbene anche la moka ha bisogno di tutto questo. E prendendo spunto da un articolo di Gianfranco Carubelli di Asachimici Pulycaff, cercheremo di spiegarvi al meglio perché e come deve essere portata a lucido la moka da casa.

La macchinetta del caffè, come in altro moda viene anche chiamata, se mai pulita tutto riuscirebbe a regalarvi tranne che una buona tazzulella. Insomma il vostro mancato fare annullerebbe del tutto il lungo e appassionato lavoro  di coltivazione, estrazione e poi di torrefazione e miscelazione che produttori e torre fattori compiono per proporvi il miglior aroma e gusto possibile.

Ma non fatelo per loro di pulire la moka. Fatelo per voi. Un puro atto di egoismo insomma. Quello che poi ad ogni sorso del vostro caffettuccio vi permetterà di gustarlo al meglio.

La moka non si deve lavare

La moka non si deve lavare

La moka non si deve lavare non è stato mai detto.

Nemmeno ai tempi del mitico Bialetti, il suo inventore. Anche se era di materiale più poroso, e quindi si poteva pregnare di eventuali detersivi, andava fatta comunque la pulizia. Oggi come allora, basta semplicemente fare, post pulizia, una cottura a vuoto con un solo cucchiaino di caffè in polvere.

Come deve essere pulita? Con cosa? Con un prodotto sgrassante inodore e a ph neutro. E così eliminerete olio e grassi che si depositano nelle sue pareti e che darebbero, continuandola ad usare così, sporca, un sapore rancido al vostro tanto agognato caffè rigenerante.

Fatto questo, come scritto sopra, per essere proprio zelanti, fate una mezza cottura a vuoto. Con poco caffè in polvere quindi e poi buttatelo. Questo procedimento, potete farlo al massimo ogni 3 o 4 giorni, non andare oltre.

Detto questo passiamo ad altro. Potrebbe farvi piacere ora sapere quali sono le differenze tra zucchero di canna e zucchero bianco? Ve lo spieghiamo in un altro blog al link http://www.italmoka.com/2018/07/02/le-differenze-zucchero-canna-zucchero-bianco.html

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