Già da un po’ di anni oltre che al bar potete trovarlo anche nei dispenser automatici e in vendita nei grandi magazzini di alimentari.
Come è fatto il caffè al ginseng, è facile spiegarlo. E’ una combinazione di diversi ingredienti. Se l’espresso è ottenuto solo dalla macinazione di chicchi tostati, il ginseng è una miscela. Così composta: zucchero, estratto di ginseng ovviamente, crema di latte in polvere e caffè solubile.
I quattro componenti poi, a seconda dell’azienda che lo produce, sono combinati in maniere diverse ed in alcuni casi si combinano anche con uno o due prodotti in più. Ma il sapore è comunque dato dai quattro elementi di base. Qualcuno. Un po’ più forte, talvolta ospita anche un po’ di guaranà.
Ma il ginseng cos’è? E’ una pianta particolarmente diffusa in Asia da migliaia di anni e da altrettanto usata nell’alimentazione per le sue proprietà energizzanti. Il suo consumo porta diversi benefici come l’aumento della resistenza fisica, è un anti stress molto apprezzato, così come aumenta la reattività a stimoli intellettivi e mnemonici.
Insomma un toccasana in alcune occasioni a quanto pare. Nel continente asiatico è maggiormente consumato sotto forma di tisana. E ovviamente in una concentrazione di prodotto molto più rilevante rispetto a quella che potrete trovare in un caffè al ginseng qui nell’area del vecchio continente.
Ma non lasciatevi prendere però dagli effetti benefici della bevanda.
Infatti, se consumata con continuità o in dosi eccessive, può portare ad effetti poco piacevoli come agitazione, ansia o anche insonnia se consumata a tarda ora.
E come ultimo dato, per quelli più attenti anche all’apporto calorico, vista la sua pluricomposizione, un tazzina di caffè al ginseng, contiene dalle 80 alle 100 calorie, mentre un espresso senza zucchero, appena una.
Se vi ha fatto piacere capire Come è fatto il caffè al ginseng, allora potrebbe piacervi leggere anche questo sul perché a Napoli il caffè sempre è più buono che altrove. Si trova al link: http://www.italmoka.com/2017/06/06/segreto-caffe-napoletano-piu-buono.html .
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